DUE SONO MEGLIO DI UNA

Il CIPES (Centro iniziative per l’educazione sanitaria), che ospita la sede legale di Risorsa, pubblica un notiziario on line sui temi riguardanti la salute. Siccome il mobbing è anche un problema di salute, invitiamo tutti a leggere i numerosi articoli dell’ultimo numero. Qui ne abbiamo scelto uno che riguarda un tema molto attuale come quello della sanità pubblica e lo pubblichiamo per intero perché è davvero esilarante…

Fonte: Promozionesalute Cipes . n.2 2025 – articolo di Claudio Mellana

Link al numero di Promozione salute di giugno 2025:
https://cipesalute.org/wp-content/uploads/2025/06/2025_Promozione_02_giugno.pdf

La redazione Risorsa


Quando la burocrazia sanitaria sfida la fantascienza: neppure il più fantasioso scrittore di fantascienza poteva scrivere un racconto nel quale il SSN avrebbe prenotato le lastre all’anca destra e all’anca sinistra in due diverse diagnostiche. Per un errore sono state però prenotate ad una settimana di distanza l’una dall’altra invece che allo stesso giorno e alla stessa ora così il racconto, invece che di fantascienza sarebbe diventato dell’orrore. Alle rimostranze del malcapitato pazienze la risposta è stata che funziona così anche per le braccia, e dato che abbiamo anche due occhi, due gambe, due piedi, due mani, due orecchie, immagino che per non far dispiacere a nessuna parte del nostro corpo non si facciano vergognose discriminazioni. Chissà se così, nelle statistiche, si potrà dimostrare che si fanno più esami. Si può fare comunque meglio, come prenotare un braccio a ottobre 2025 e l’altro a luglio 2026. O ancora che una mano te la deve prenotare un medico e l’altra un altro medico per redistribuire i carichi di lavoro. O anche prenotarne uno a Verbania e l’altro a Mondovì per aiutare il turismo. Non sarebbe neppure da scartare l’idea che la prossima volta venga fatta una prenotazione che dica:” Per fare l’esame deve venire obbligatoriamente con il referto dell’altro braccio”. Adesso qualcuno spiegherà che la geniale trovata è stata opera della famigerata, ma tanto adorata IA, la quale, non avendo arti e altre parti doppie del suo cibernetico organismo, ha difficoltà a pensare gli esseri umani come composti simmetricamente da due metà quasi identiche, ma strettamente interconnesse tra loro e che solo quando era di moda lo squartamento degli avversari politici le si divideva in due parti indipendenti. D’altra parte è la stessa confusione che molti umani fanno nel pensare all’IA come un essere umano solo perché è in grado di interpretare il linguaggio naturale e dialogare con gli umani. Ormai parliamo con gli elettrodomestici come parliamo con i cani e i gatti, ma in fondo è tutta colpa di Walt Disney quello che più di ogni altro ha antropomorfizzato cose ed animali facendoli parlare e agire come noi e nel programmare l’IA dobbiamo, inconsciamente, aver inserito tanti dei suoi cartoni animati. Di sicuro il programmatore è uno di quelli che non si è mai rotto una spalla, o che gli esami li fa solo nel privato.

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