“Storytelling” è una parola di moda che, nel nostro caso, indica storie o testimonianze concrete di mobbing, straining, stress lavoro-correlato, burn out, stalking, gaslighting e altre forme di disagio sul lavoro, principalmente in uffici e fabbriche. Ma esistono anche altre forme di questi fenomeni, come appunto nella Sanità pubblica e privata, nella scuola (bullismo, ma non solo) e nel privato (famiglia, ma anhe…condomini d’abitazione). Queste vengono costantemente raccolte da diverse fonti dai Volontari Risorsa con lo scopo di far conoscere e prevenire gli effetti. Oggi iniziamo con una storia tratta da un’intervista del 2 aprile concessa alla redazione della fonte citata con titolo originale “ Ti facciamo fuori: la storia di Marco, l’infermiere licenziato per aver denunciato irregolarità in una RSA”. Ne facciamo una sintesi, (cambiando nomi e luoghi) come esempio di quanto avviene nella Sanità pubblica e privata.
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Sintesi e commenti a cura della redazione Risorsa
È la cronaca di come si può annientare professionalmente una persona, giorno dopo giorno, solo perché ha avuto il coraggio di dire “questo non si fa”. Marco (nome di fantasia) era uno di quegli infermieri con anni di esperienza che incontri e pensi: “Ecco, questo qui ci mette l’anima”. , dieci di esperienza, Dopo un periodo nel Pubblico, è entrato in una RSA e in un anno gli hanno spezzato la carriera.
L’inizio della fine.
Marco racconta. “Un collega passava il carrello dei farmaci a un’OSS dicendo: ‘Tu oggi fai le iniezioni al signor Tale, tanto lui non collabora mai’”. La cosa è molto grave, succede in alcune RSA, ed ecco solo alcuni dei motivi:
- Gli OSS non possonosomministrare farmaci, è reato
- Se sbagliano dose, è l’infermiere che va in galera
La solitudine di chi denuncia.
Marco ne fa prima un accenno al suo diretto superiore che afferma: “Ma sì, lo facciamo sempre”, poi una mail formale alla dirigenza, infine all’Ordine Professionale. Ed è lì che è cominciato l’inferno:
- Turni: sempre notte-festivi, anche con la febbre
- Umiliazioni: “Oggi controlliamo le tue cartelle, visto che sei il perfettino”
- Isolamento: in mensa nessuno gli si siede più accanto
Marco ride quando racconta, ad esempio, di quei 2 colleghi che hanno provato a difenderlo ed è finita con trasferimenti e tagli di straordinari” per loro.
Il linciaggio perfetto.
Tre momenti fanno capire tutto:
- Quando è arrivata l’ispezione dell’Ordine, Marco è stato presentato come: “quello problematico”. Risultato? Zero sanzioni.
- Gli hanno fatto firmare le dimissioni il 30 novembre e, beffardi: “Così perdi anche il bonus di fine anno
- La beffa finale è stata che oggi, in quella RSA, gli OSS continuano a fare le iniezioni. Ma almeno “l’elemento destabilizzante” è stato eliminato.
Perché questa vicenda dovrebbe far riflettere tutti
- Se tuo nonno è in una RSA, forse sta ricevendo farmaci da personale non abilitato.
- Se sei un giovane infermiere, questa potrebbe essere la tua storia tra un anno.
- Se pensi “io avrei resistito”, prova a immaginare 365 giorni di torture psicologiche.
“Alla fine ho mollato”, conclude con emozione Marco. “Ma la verità è che hanno vinto loro”. È la rabbia di chi sa che domani, alla stessa ora, in quella struttura ricomincerà lo stesso copione. Con un altro Marco, in un’altra città, in un’altra RSA che fa finta di non vedere.